incesto
nonna barbara
di lochef2016
06.11.2024 |
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"Al ritorno dopo circa 3 anni ci siamo trasferiti in città dove Mario aveva trovato un buon lavoro, la nostra vita coniugale andava avanti a meraviglia sono..."
Mi chiamo Barbara ho 70 anni, ancora ben portati fisico snello alta 1,70 peso 75 kg ho una terza di seno ancora sodo e non cadente grazie all’attività fisica e alle cure che dedico al mio corpo, a 18 anni mi sono sposata con Mario il più bel ragazzo del paese, fisico scolpito da atleta alto 185 cm per 80 kg.Sposata vergine, per volontà di entrambi, rapporti prematrimoniali limitati a rapporti orali e masturbazioni reciproche
Finalmente sposi. Viaggio di nozze e prima notte eravamo impazienti di avere il nostro primo rapporto completo e di donargli la mia verginità, e Mario fu molto dolce nudi a letto abbiamo iniziato a baciarci e carezze delicate, ha iniziato a leccarmi i capezzoli e massaggiare la fica che subito si è bagnata e iniziava a darmi brividi di piacere lentamente con la bocca è sceso tra le mie gambe e con la lingua ha iniziato a ravanare tra le grandi e piccole labbra, già belle turgide per il desiderio, poi con movimenti lenti e rotatori intorno al mio clitoride che era eccitatissimi e io ero già un lago poi ha inserito un dito nella vagina senza penetrare a fondo per farla rilassare bene, si è ben spalmato il cazzo con del gel lubrificante e altrettanto ne ha messo nella vagina, posizione classica missionario con cuscino sotto il sedere, allargo le gambe Mario mi viene sopra con le gambe cingo la sua vita, appoggia la cappella alla vagina già bella calda e lubrificata e inizia a spingere per farlo entrare sento il suo pene che mi sta entrando la cappella, è dentro inizio a provare piacere, spinge più forte e il suo bel cazzo è tutto dentro, all’inizio sento un po’ di dolore ma passa subito, arriva subito con la punta a spingere sulla cervice e inizio ad avere brividi di piacere, ora sono tutta sua, rimaniamo qualche istante così abbracciati un sol corpo, lo sento tutto dentro che occupa tutta la mia vagina, inizia a muoversi con movimenti lenti su e giù entra ed esce con colpi sempre più profondi ho dentro i suoi 22cm di carne bella dura e grossa che massaggia tutto il mio utero, inizio a ansimare di piacere e ogni volta che è tutto dentro e urta la cervice dell’utero emetto un gridolino di piacere, con l’aumentare del ritmo aumentano di volume i mie sospiri di piacere sento il suo cazzo che si irrigidisce e si gonfia e spinge dentro con forza e un fiotto di sborra caldissimo inizia riempire il mio utero anche io sono al punto massimo ed arriva contemporaneamente l’orgasmo, facendoci urlare di piacere in quel momento mi sono sentita leggera avevo l’impressione di volare, siamo rimasti abbracciati per moltissimo tempo con le bocche appiccicate e le lingue che si intrecciavano, abbiamo scopato tutta la notte.
Dopo nove mesi è nata la nostra prima figlia di tre Matilde.
Al ritorno dopo circa 3 anni ci siamo trasferiti in città dove Mario aveva trovato un buon lavoro, la nostra vita coniugale andava avanti a meraviglia sono nati Piero e Aurora, eravamo una famiglia felice, i figli crescevano bene, la nostra vita sessuale era meravigliosa, in estate i ragazzi andavano al paese dai nonni, e fu lì che Aurora incontrò l’amore e a 16 anni rimase in cinta e nacque Andrea, Aurora e il figlio li accogliemmo in casa ben volentieri e fu compito nostro crescere Andrea.
Dopo circa 6 anni finiti gli studi Aurora si è sposata ed è tornata in paese dove il marito lavorava.
Passano gli anni anche Piero si sistema bene. Io e Mario liberi da impegni familiari, ci dedichiamo a noi stessi specie a letto con l’ardore dei 20anni, purtroppo le cose belle a volte finiscono troppo presto; accadde che a 50 anni per una malattia rimasi vedova, passarono circa 3 anni che spesso alternativamente Piero e Aurora con i nipoti, venivano spesso i fine settimana a trovarmi per farmi sentire meno la solitudine.
Quando Andrea, che era diventato un bel giovanottone, finite le scuole superiori decise di seguitare gli studi iscrivendosi all’università, io fui felicissima di accoglierlo in casa, mi sentivo nuovamente utile dover accudire il mio nipote preferito, senza nulla togliere agli altri, e non passare più le giornate in solitudine.
Pur avendo molti corteggiatori non ero ancora pronta ad una nuova relazione.
Il tempo passava serenamente Andrea, si era fatto un bel giovanottone aitante, dedito allo studio io ad accudire casa e Andrea.
Con l’arrivo della primavera si erano risvegliati in me alcuni sensi che si erano sopiti
Spesso la sera sentivo Andrea nella sua camera ansimare perché si masturbava, e il fatto mi faceva eccitare e sentivo un calore salire tra le gambe la mia mano correva ad accarezzare la vagina iniziando dalle grandi labbra che si erano gonfiate dal desiderio con le dita cercare di entrare nel solco e inizio a bagnarmi il mio clitoride si era fatto duro e bagnato e inizio a carezzarlo con due dita con movimenti rotatori iniziando a sentire piacere e a bagnarmi sempre più, e inizio a penetrare la vagina con due dita cominciai ad assaporare un piacere da troppo assente, le mia dita correvano tra il clitoride e la vagina con movimenti sempre più veloci e data la lunga astinenza ebbi presto un orgasmo meraviglioso tanto da dover soffocare un grido di piacere, sperando che Andrea nella stanza accanto non abbia sentito.
Un giorno ritornando a casa prima del previsto sentii lo sciabordio dell’acqua, era mio nipote che si faceva la doccia e pensando di essere solo lasciò la porta del bagno aperta lo vidi nudo nel suo splendore e notai subito la dimensione del suo pene alquanto grande, tutto suo nonno, appena mi vide cercò subito di coprirsi con l’accappatoio e quasi arrossendo mi disse scusami nonna, credevo di essere solo, al che io risposi Andrea non ti preoccupare non è la prima volta che ti vedo nudo per le tante volte che ti ho fatto il bagnetto.
Non nego che rimasi folgorata da quel ben di dio e iniziai a vedere Andrea più come Maschio che come nipote, e iniziai a farci dei pensieri non proprio casti. E spesso mi masturbavo pensando alle sue mani che mi carezzavano il suo bel cazzo rigido che mi penetrava.
Avevo deciso che dovevo prendere io l’iniziativa, una sera preparai una bella cenetta e abbondammo con le libagioni tanto da renderci euforici, dopo cena ci sedemmo sul divano per vedere la tv, io cinsi le sue spalle con il mio braccio e lo avvicinai a me e posò la sua testa sulla mia spalla, fui inebriata dal suo profumo di maschio, che mi fece crollare tutti i freni inibitori, e iniziai a carezzare il suo capo passando le dita tra i suoi capelli, notai che si era completamente rilassato, e con la mano iniziai a carezzarlo sul petto, aveva solo una maglietta leggera e sentiti i suoi capezzoli irrigidirsi, allora infilai la mano sotto la maglietta e iniziai a carezzarli e stringerli tra i polpastrelli azione che provocò in Andrea dei brividi di piacere e a lasciarsi andare iniziando a baciarmi sul collo e dietro le orecchie procurandomi una scossa di piacere, e ci trovammo abbracciati a baciarci bocca a bocca le nostre lingue si cercavano si intrecciavano frullavano entrando e uscendo mentre le nostre mani correvano verso il basso ventre le sue arrivarono alla mia fica ormai fradicia, e la mia sul suo cazzo che era diventato di ferro, allora gli sussurrai all’orecchio tesoro andiamo in camera, ancora abbracciati con le bocche incollate, arrivammo in camera mia senza neanche accorgercene ci ritrovammo nudi abbracciati sul letto con le nostre lingue che esploravano i relativi corpi sentivo le sue labbra che suggevano avidamente i miei capezzoli che erano diventati due punteruoli mentre con la mano carezzava la mia fica oramai completamente bagnata di umori vaginali e io mi prendevo cura del suo cazzo d’acciaio segandolo, con la bocca e la lingua scese lungo il mio corpo arrivando con la testa tra le mie gambe che allargai e inizio a leccarmi la fica con la lingua che succhiava e leccava il mio clitoride che si era ingrossato come un piccolo pene e introducendo due dita nella vagina esplorandone ogni angolo mentre io iniziavo ad avere fremiti di piacere e sentire il corpo scosso da brividi, iniziai a gemere siii sono tua prendimi tutta ti voglio mi stai facendo impazzire di piacere, improvvisamente inarcai il corpo godendo come non succedeva da anni gridando siiiii uauuuu vengooo e scaricando dalla vagina un fiume di umori che Andrea bevve avidamente.
Il caro nipotino aveva risvegliato in me la FEMMINA che si era assopita.
Appena riavutami iniziai a carezzare il meraviglioso corpo di mio nipote e ad assaporarlo tutto con labbra e lingua iniziando dai suoi capezzoli scendendo lungo il corpo mentre con la mano accarezzavo un bel cazzo lungo e grosso per poi prenderlo in bocca iniziano con la lingua sulla punta di una bel glande rosso e lucido assaporando le gocce di precum, per poi prenderlo tra le labbra delicatamente e con la lingua giocare sul meato e con la punta la corona, lo sentivo che iniziava a sospirare di piacere, infilandomi il suo pene tutto in bocca fino in gola leccando e succhiando a mo’ di ventosa, il suo cazzo mi riempiva tutta la bocca, sentivo in bocca lo stesso sapore e grandezza di quando spompinavo Mario mio marito, mentalmente stavo facendo sesso con Mario; sentivo il suo cazzo che pulsava di piacere ad ogni affondo della bocca fino alla radice, si stava gonfiando e rigido come un’asta di ferro mentre sospirava e gemeva di piacere, si nonna sei fantastica mi stai portando in paradiso come nessun’altra, il suo corpo iniziava a tremare e fremere di piacere, poi inarcò il corpo e diede tre affondi vigorosi e inizio inondare la bocca di saporito sperma urlando nonna vengooooo siiii uauaau .
Io mi stavo rieccitando la mia fica stava nuovamente a bagnarsi era già fradicia e non voleva altro che sentire quel cazzo grosso e lungo entrare dentro.
Dopo una decina di minuti il cazzo di Andrea, grazie alla giovane età, riprese vigore; dissi amore di nonna vieni ti voglio sentire dentro, voglio essere tua, allargai bene le gambe, e lui mi fu sopra presi il suo bel cazzo e lo guidai verso la vagina già ben lubrificata che il suo pene scivolo tutto dentro arrivando con la punta a urtare la cervice dell’utero provando in me come una scossa di piacere, cinsi il suo corpo con le gambe alzando il bacino, per farlo entrare tutto, iniziò a scoparmi prima con movimenti lenti e ritmati alternati con spinte più veloci e profonde, sentivo il suo cazzo che entrava e usciva dalla mia fica, che io assecondavo con movimenti del bacino, sentivo i suoi testicoli che sbattevano tra le mie cosce, facendomi urlare dal piacere, poi con un movimento che solo un ragazzo forte può fare, mi ritrovai sopra di lui, ora ero io che comandavo la danza, sentivo la sua asta dura che riempiva la fica, iniziai a muovere il bacino avanti e indietro avendo il cazzo ben piantato dentro e contraendo i muscoli della vagina per sentirlo meglio mentre con le mani strizzava i mie capezzoli, stavo arrivando all’apice del piacere giungendo ad un orgasmo fortissimo contemporaneamente pure mio nipote raggiunse l’apice del piacere riempiendo di sborra la mia vagina e facendomi squirtare, facendo uscire copiosamente i nostri umori, sfiniti mi accasciai sopra di lui, con il suo cazzo dentro di me, baciandoci freneticamente facendo frullare le nostre lingue, ad un certo punto mi disse nonna sei stata fantastica ti amo e sarò sempre tuo.
Da quel giorno quando eravamo soli io e Andrea dormivamo insieme scopando quasi tutte le sere, per me è stato come una cura di giovinezza.
Amavo mio nipote a tal punto che gli volli dare la mia seconda verginità il culetto, quando gli comunicai il mio desiderio rimase estasiato.
Una sera mentre eravamo sul divano a pomiciare, mi disse che voleva quanto promesso, li sul divano stesso mi fece mettere alla pecorina appoggiata al divano mi tolse il perizoma e iniziò con la lingua a leccare il perineo tra fica e culo facendomi eccitare sentivo la sua lingua che con la punta entrava nello sfintere dandomi dei brividi di piacere mai avuti prima, quando il mio buchetto era ben lubrificato con la saliva iniziò a penetrarlo delicatamente con un dito facendo dei movimenti rotatori per allentare le tensione facendolo entrare dentro piano per poi mettere un secondo e un terzo dito, quando i muscoli dello sfintere erano ben rilassati, mise un bel po’ di gel sul mio culo e sul cazzo, iniziando a entrare, sentivo la sua cappella che mi apriva il culo piano piano la fece entrare tutta, e provai subito piacere, si fermò un attimo poi con un affondo entro dentro con tutto il cazzo facendomi uscire un gridolino di dolore, si fermò mi sentivo il mio retto pieno di quel meraviglioso cazzo, poi inizio a scoparmi il culo mentre con le dita scopava la fica, pompava che era un piacere, stavo godendo in fica e in culo come non mai, all’improvviso con tre affondi molto forti sentii il mio retto un getto caldo di sborra riempirmi le budella, e anche io raggiunsi un doppio orgasmo talmente forte da farmi squirtare abbondantemente.
In seguito alternavamo la fica al culo con nostra massima soddisfazione.
Andrea è rimasto a casa mia anche dopo la laurea e quando ha iniziato a lavorare, poi spinto anche da me si è fidanzato e poi sposato, ma almeno una volta a settimana con la scusa di vedere come stavo viene a trovarmi e seguitiamo a scopare, sarà la cura Andrea ma io ancora a 70 anni mi piace fare l’amore con il mio caro nipote.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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